Lo Studio legale Fasano, in ossequio ai principi comunitari di non discriminazione e di parità di trattamento, ha avviato un ricorso per il riconoscimento del servizio pre-ruolo svolto dai docenti nelle scuole paritarie. ANTEFATTO: Il nostro studio è stato il primo a depositare – nel mese di maggio 2016 – un ricorso collettivo al Tar del Lazio avverso l’ordinanza Ordinanza Ministeriale resa dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ufficio di Gabinetto del MIUR – Prot. n°000241 del 08/04/2016– con cui è stata disciplinata “la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l’anno scolastico 2016/2017 ” nella parte in cui, nella tabella di valutazione dei titoli e relativi allegati non permette il riconoscimento del servizio pre ruolo prestato dai ricorrenti negli istituti paritari. In seguito alla Camera di Consiglio tenutasi nella Sezione Feriale del Tribunale Amministrativo del Lazio del 2 Agosto 2016, il Presidente della Sezione, qualificando le questioni da noi proposte come rilevanti, ha rinviato per la trattazione nel merito del suddetto ricorso alla data del 20 Ottobre 2016. Non solo. Anche i Fori di merito aditi hanno dato ragione ai docenti. Riconoscendo il diritto dei ricorrenti alla piena valorizzazione del servizio pre ruolo prestato in istituti paritari. Invero, la mancata piena valorizzazione del servizio prestato nelle scuole paritarie comporta una palese violazione dei principi costituzionali di ragionevolezza e di equità retributiva (artt. 3 e 36 Cost.), nonché del connesso principio di non discriminazione tra lavoratori di cui all’art. 6 D. Lgs. n. 368/01 e art. 45, comma 2, D. Lgs. n. 165/01. E nel panorama normativo italiano, non possono esservi fonti normative che, in assenza di esplicite “ragioni oggettive”, limitano il diritto dei lavoratori pubblici a godere degli stessi vantaggi che lo Stato membro riserva agli altri lavoratori. Si avvalora, quindi, il principio di non discriminazione, formatosi intorno alle sentenze relative alla direttiva europea 70/99, che impone la valutazione immediata per intero del servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera del personale della scuola Ciò risulterà di precipuo rilievo e valore soprattutto ai fini della mobilità! Valutando il predetto servizio, invero, i docenti costretti ad allontanarsi migliaia di Km dalle proprie abitazioni, potranno ritornare nell’ambito di prima opzione Il nostro ricorso mira proprio a questo: far valere per gli effetti giuridici ed economici il servizio pre ruolo prestato negli istituti paritari. Tale riconoscimento pre-ruolo, individuato anche nei confronti dei neo-docenti assunti con un contratto a tempo indeterminato, permetterà di usufruire di scatti di anzianità e successivamente di aumenti salariali secondo la disciplina racchiusa all’interno della contrattazione collettiva nazionale. Appare pacifica, infatti, l’eguaglianza che intercorre tra le scuole paritarie e le scuole statali. La discriminazione spesso posta in essere dal nostro stato tra scuola paritaria e scuola statale in materia di riconoscimento del pre-ruolo va contro alcuni principi fondamentali riconosciuti dall’unione europea. A tal proposito, La Legge 10 Marzo 2000, n. 62 I servizi prestati pre-ruolo, sono riconoscibili anche in caso di passaggio da un ruolo inferiore ad un ruolo superiore. Alcune recenti pronunce giurisprudenziali hanno avvalorato il riconoscimento della carriera pre-ruolo dei docenti.
CHI PUO’ RICORRERE: Tutti i docenti che hanno maturato servizio pre ruolo in istituti paritari, previa produzione dei certificati di servizio o dei contratti di lavoro subordinato siglati con l’istituto.
Lo studio legale potrà patrocinare il giudizio in ogni Tribunale della Penisola, grazie ai fidati collaborati ubicati in ogni capoluogo di Provincia.
I docenti interessati potranno tutelare la propria situazione giuridica aderendo al ricorso promosso dallo studio legale Fasano inviando una mail al seguente indirizzo: studiolegale.fasano@alice.it oppure un messaggio whatsapp al seguente numero: 334/8120803 con la seguente dicitura” richiesta informazioni ricorso paritarie”.
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