Roma, 18 settembre 2024
Nel 2016, due avvocate palermitane intraprendono una battaglia legale per difendere i diritti degli operai forestali a tempo determinato in Sicilia. All’epoca, pochi credono nel loro successo e molti, soprattutto sindacati, lamentano la fallacita’ della loro iniziativa legale. Tuttavia, la loro determinazione e il loro impegno non vacillano, dimostrando di aver trovato il giusto escamotage legale.
Nel 2018, le avvocate Fasano presentano una petizione al Parlamento Europeo, che porta all’apertura di una procedura di infrazione contro lo Stato italiano e la Regione Siciliana. La petizione 0171 del 2018 vede le sorelle Fasano invitate più volte a Bruxelles, culminando in una decisiva audizione pubblica nel 2023. Durante questa audizione, le avvocate dimostrano che gli operai forestali a tempo determinato non sono in realtà lavoratori stagionali, evidenziando la grave violazione del loro precariato ultra trentennale.
Grazie a questo storico intervento, oggi i forestali siciliani sono inclusi nel pacchetto salva infrazioni, ieri legge, ottenendo il riconoscimento dei loro diritti e la possibilità di ricevere un risarcimento da quattro fino a ventiquattro mensilità. La procedura comunitaria aperta dalle sorelle Fasano oggi permette a migliaia di lavoratori di recuperare la propria dignità e di ottenere giustizia.
Un percorso lungo, non certo facile, in un mondo prevalentemente maschile e ricco di invidia.
Avvocato Fasano, cosa prova in questo momento in cui ha raggiunto questo successo per i forestali?
“Io e mia sorella siamo molto soddisfatte del risultato ottenuto. Lo siamo soprattutto per i nostri clienti, perché attraverso il mandato ricevuto abbiamo raggiunto un obiettivo che ci eravamo prefisse fin dall’inizio. Molti inizialmente dicevano che eravamo delle pazze scriteriate nel voler intraprendere questo tipo di procedura perché i forestali erano considerati stagionali e non avevano diritto ad alcun tipo di ristoro. In realtà, avevamo visto bene e quindi abbiamo fatto centro. Siamo contente di essere state le prime in tutta Italia ad aver aperto questa strada per il comparto degli operai forestali a tempo determinato.”
E adesso, nel futuro, cosa farete?
“Adesso tutti i nostri clienti, e anche coloro che ancora non lo sono, e che vorranno avvalersi del risarcimento, dovranno semplicemente contattarci e attivare la procedura di risarcimento attraverso i legali, gli unici, che sono in possesso degli atti originali della procedura comunitaria di infrazione e che sanno come gestire questa forma risarcitoria.”
Ma ci saranno soldi per tutti?
“Certamente. La nostra controparte è una pubblica amministrazione. La scarna copertura economica non è un nostro problema. Il diritto ottenuto è legge. Il risarcimento spetta e sarà erogato.”
Come devono muoversi adesso i forestali?
“Devono semplicemente contattare il nostro studio legale al fine di ottenere una consulenza personale ed adeguata ad ogni singola posizione professionale.”
Ma spetta a tutti il risarcimento? 78, 101 e 151 isti?
“Spetta a tutti. Nessuno escluso.”