Pubblicato il decreto per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento triennio 2019/20, 2020/21, 2021/22. Da oggi decine di migliaia di precari presenteranno la domanda di Inserimento o di Aggiornamento per le Graduatorie ad esaurimento.
I diplomati magistrale già destinatari di sentenze di merito sfavorevoli non verrà consentito di presentare domanda di aggiornamento. In forza di quanto disposto dalle Adunanze Plenarie del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017 n. 11 e del 27 febbraio 2019 n. 5, i docenti in possesso di diploma magistrale destinatari di sentenze di merito sfavorevoli, non potranno presentare istanza di aggiornamento.
Gli stessi, pur tuttavia, potranno presentare ricorso.
Graduatorie ad esaurimento: date presentazione domande
Le domande andranno presentate, tramite Istanze Online, dal 26 aprile al 16 maggio.
OGGETTO:
Ricorso al Tar Lazio per ottenere l’inserimento in GAE
CHI PUO’ PARTECIPARE
- Docenti in possesso di Diploma ITP ;
- Docenti in possesso di Diploma tecnico con accesso alle classi di concorso della tabella “A” (ad es. A066 – Diploma Istituto Tecnico Commerciale);
- Docentiin possesso di Laurea, in possesso dei 24 CFU, indipendentemente dalla data di conseguimento;
- Docenti in possesso di Diploma AFAM Vecchio ordinamento, congiunto a Diploma di Istruzione superiore;
- Docenti che abbiano maturato con qualsivoglia titolo i 36 mesi di servizio.
- Chi ha intrapreso un ricorso per l’inserimento nelle graduatorie di 2° fascia.
FONDAMENTO LEGALE DELL’AZIONE
Proporremo un ricorso collettivo al Tar Lazio per tutti coloro i quali non possono oggi presentare domanda di inserimento attese le recenti e negative pronunzie rese dalla Giurispudenza Amministrativa.
A mezzo del ricorso collettivo al TAR LAZIO formuleremo espressa richiesta di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia al fine di ottenere una pronunzia da parte di una Autorità Comunitaria CHE SANCISCA, UNA VOLTA PER TUTTE, L’ILLEGITTIMITA’ DELLA CONDOTTA ASSUNTA DAL MINISTERO. L’attuale situazione espressa a livello giurisprudenziale dal nostro Stato, invero, appare inammissibile, soprattutto alla luce di quanto espresso in sede di adunanza Plenaria.
E’ necessario l’intervento delle istituzioni comunitarie sul punto. Con il ricorso al TAR pertanto chiederemo al Presidente della Sezione di rimettere gli atti alla Corte di Giustizia, al fine di trovare una soluzione comunitaria ad un problema che oggi le autorità nazionali non vogliono risolvere.
Per informazioni: 334/8120803 tramite messaggio whatsapp oppore studiolegale.fasano@virgilio.it a mezzo messaggio di posta elettronica.