Il 22 agosto 2018 è una data che rimarrà nella storia del comparto forestale.
Con missiva che porta la firma del Presidente del Parlamento Europeo è stato comunicato che la nostra petizione è stata accolta e, quindi, meritevole di indagine da parte degli organi comunitari.
E’ una prima vittoria per la categoria. Importantissima. Finalmente un organo europeo dovrà pronunciarsi e dichiarare definitivamente se la Regione siciliana sta commettendo un vero e proprio abuso comunitario nei confronti di una categoria ridotta oggi all’osso.
Lo studio Fasano da ben 2 anni sta accompagnando in questo delicato e tortuoso percorso i lavoratori del comparto.
Ed oggi, dopo mesi di attesa, è giunta la risposta che in molti aspettavano: il Parlamento europeo ha ravvisato l’abuso ed ha avviato una vera e propria indagine comunitaria presso la Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali.
Non solo: la missiva contiene una seria e ben CHIARA enunciazione: il Parlamento europeo si è qualificato sensibile alla tematica da noi sollevata con le petizioni per la lotta al precariato.
COSA ACCADRÀ IN TERMINI PRATICI ADESSO?
Se al termine dell’indagine la Commissione qualificherà la condotta regionale e statale in abuso, i lavoratori ricorrenti avranno diritto alla conversione del rapporto a tempo indeterminato ed il diritto al risarcimento del danno.
LA PRONUNZIA AVRA’ AFFETTI SU TUTTO IL COMPARTO FORESTALE O SOLO SUI RICORRENTI?
Contrariamente alle notizie che circolano in rete la pronunzia avrà effetto solo per i ricorrenti, soprattutto per la richiesta di risarcimento del danno che verrà presentata in modo personale. Ragione questa che ci ha obbligato a fornire il Codice fiscale di ogni interessato. Attenzione però. L’istanza risarcitoria verrà inoltrata dallo studio alle autorità italiane perché il Parlamento non delibera su questi aspetti. Chi non ha partecipato può ancora inserire il proprio nominativo nella petizione.
E’ POSSIBILE ANCORA ADERIRE?
Si, inviando una e mail al seguente indirizzo: studiolegale.fasano@alice.it o un messaggio al seguente numero Whatsapp: 334/8120803.
La Commissione per le petizioni (PETI), è uno di quegli organi che si fondano sui principi base dell’Unione Europea. In particolare, la nascita di questa commissione si deve al fatto che quello di petizione, è uno dei diritti fondamentali di tutti i cittadini europei che possono esercitarlo in qualsiasi momento.
Nel bene o nel male, quindi, il Vostro caso verrà DEFINITIVAMENTE risolto da una istituzione comunitaria, al di fuori di questioni politiche e regionali.