Come studio legale abbiamo creato il secondo precedente giurisprudenziale sul foro di Roma. Un precedente che permetterà a tantissimi docenti di poter essere collocati con effetto immediato nel Comune di residenza del familiare disabile, nonostante il MIUR abbia deliberato, anche per l’imminente a.s. 2019/2020, l’inesistenza della precedenza legale.
Oggi crolla definitivamente un muro.
Secondo il Tribunale, il Miur, in tema di mobilità, ha applicato una condotta illegittima, in grave danno della docente e del disabile, perchè la precedenza, rectius il diritto di precedenza, vale PER TUTTI I DOCENTI E NON PUO’ ESSERE ANNULLATO DAL MINISTERO.
Lo ha stabilio la sezione Lavoro del Tribunale di Roma (con sentenza del 29 maggio 2019, pubblicata in data 5 giugno 2019) con una straordinaria sentenza contenente un ordine ben preciso per il MIUR: il trasferimento della docente nel comune di residenza dove risiede il disabile – leso si noti bene – da una mobilità resa in eccesso di potere ed in totale spregio dell’art. 32 della Costituzione.
Il Tribunale ha accolto in toto la nostra linea difensiva basata nella tutela del soggetto potatore di grave handicap, il quale merita di essere protetto e garantito nell’ausilio e nel supporto assistenziali promananti dalla cerchia familiare, tanto laddove ad essere in grado ed in condizioni di prestare siffatte forme di protezione ed ausilio è un ascendente, tanto laddove l’unico componente della famiglia sia un discendente in linea retta.
L’esclusione del discendente della persona affetta da grave handicap dalla cerchia dei familiari che, in quanto in grado di prestare continuativamente assistenza al genitore sofferente, è titolato a fruire delle agevolazioni anche in ordine alla scelta della sede di servizio più vicina al familiare da assistere si prospetta dunque viziata per disparità di trattamento, illogicità e manifesta ingiustizia.
“Sono dunque illegittime e vanno disapplicate le disposizioni contrattuali nella parte in cui limitano ai soli trasferimenti nell’ambito provinciale il diritto di precedenza del figlio referente unico per l’assistenza del genitore in condizioni di disabilità grave.”
Tutti i docenti che presentano domanda di mobilità e che oggi a causa della condotta del MIUR non possono avvalersi del diritto di precedenza possono presentare ricorso.
QUALI CARATTERISTICHE:
- Essere familiare, referente unico, di un soggetto munito di verbale di accertamento medico sanitario ex art. 3 comma 3 legge 104/1992 (madre, padre, fratello, sorella, nonno, nonna, suocera, zio, zia, nipote).
- Aver inserito in domanda di mobilità la precedenza quale referente unico.
- Non è necessaria la residenza nello stesso stabile.
COSA FARE PER RICORRERE.
Occorre valutare la presenza dei presupposti per il corretto impianto del ricorso. Soprattutto in relazione al Tribunale presso cui presentare domanda.
A tal fine i docenti interessati possono inviare un messaggio whatsapp al 334/8120803 oppure una e mail al seguente indirizzo: studiolegale.fasano@virgilio.it al fine di ottenere tutte le informazioni necessaria in relazione alla propria personale posizione curriculare e professionale.
Per ulteriori informazioni: www.avvocatofasano.com
Lo staff di studio legale Fasano