COME AGIRE: CON LA NUOVA PROCEDURA DI RECLAMO COLLETTIVO AL COMITATO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALI (CEDS).
Il Comitato esamina il reclamo e, se i requisiti fondamentali sono stati raggiunti, lo dichiara ammissibile. In seguito, mette in moto una procedura di dialogo con il Paese interessato basata su uno scambio di documentazione scritta tra le parti e può decidere di tenere un’udienza pubblica. Il Comitato prende quindi una decisione sul merito del reclamo, che invia alle parti interessate e al Comitato dei Ministri in un rapporto, reso successivamente pubblico entro quattro mesi dall’invio.
Il Comitato dei Ministri adotta quindi una risoluzione, in cui, se lo ritiene appropriato, può obbligare allo Stato inadempiente di prendere specifiche misure per portare la situazione in linea con la Carta sociale europea.
In caso di violazione della Carta, viene chiesto allo Stato coinvolto di comunicare al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa i provvedimenti presi o programmati per regolarizzare la situazione.
Nel caso in cui venga deciso che la Carta è stata violata, lo Stato in questione deve presentare, in ogni suo successivo rapporto concernente la disposizione o le disposizioni della Carta oggetto del reclamo, i provvedimenti presi per regolarizzare la situazione.
Il Comitato decide se la situazione nazionale degli stati contraenti è conforme alla Carta (articolo 24 della Carta come modificato dal Protocollo di Torino del 1991).
La procedura sarà seguita dallo Studio Legale Fasano e presentata, attesa la rappresentatività, dal Sindacato SILAV. Senza la presenza di una organizzazione rappresentativa non è possibile presentare Reclamo così come disciplinato dalla procedura CEDS.
CHI PUO’ PARTECIPARE: I DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO DI TUTTA ITALIA CHE ATTUALMENTE RISULTANO CONFINATI PRESSO UNA ISTITUZIONE SCOLASTICA DI TITOLARITA’ CHE NON GLI SPETTA, ATTESI I PUNTEGGI MATURATI IN GRADUATORIA DI MOBILITA’ E L’ANZIANITA’ DI SERVIZIO VANTATA. TUTTI I DOCENTI CHE OGNI ANNO VENGONO VALICATI DA COLLEGHI PIU’ GIOVANI E CON PUNTEGGI INFERIORI – NEO IMMESSI IN RUOLO – DOCENTI GPS – E PER I QUALI NON VENGONO RISPETTATE LE PERCENTUALI CONTEMPLATE DALLA LEGGE PRIMARIA IMPERATIVA NON DEROGABILE (IL TESTO UNICO DELLA SCUOLA DECRETO LEGISLATIVO N. 297/94).
Ai sensi di quanto contemplato dal Testo Unico, pertanto, il Ministero dovrà rivedere le percentuali previste per la mobilità interprovinciale, assegnando (ai ricorrenti reclamanti) i posti disponibili in organico di diritto prioritariamente a chi richiede il trasferimento interprovinciale, e solo in via residuale alle immissioni in ruolo.
OBIETTIVO DELL’AZIONE: VIOLAZIONE DELLA CARTA EUROPEA DEI DIRITTI SOCIALI – APPLICAZIONE DI CONDOTTE DATORIALI ESTRANEE AL DIRITTO DELL’UNIONE – APPLICAZIONE DA PARTE DELLO STATO ITALIANO DEL PRINCIPIO PER CUI: “L’aliquota dei posti vacanti e disponibili sia stata riservata per le immissioni in ruolo. Pertanto, deve essere dichiarato il diritto al trasferimento presso una sede fra quelle indicate in via preferenziale nella domanda di mobilità oggetto di causa”.
DOCUMENTI NECESSARI PER L’AZIONE:
- Copia lettera notifica del trasferimento 2022/2023.
- Copia documento identità e codice fiscale.
TERMINE ADESIONE: 31 DICEMBRE 2022
LA QUOTA DI ADESIONE È DETERMINATA IN EURO 100,00 A RICORRENTE. LA PRESENTE QUOTA COPRIRA’ TUTTI I COSTI DELLA PRATICA, SENZA NESSUNA AGGIUNZIONE IN CORSO D’OPERA, E SERVIRA’ SIA PER LA FASE DI RECLAMO E PER TUTTA LA DURATA DELLA POCEDURA COMUNITARIA .